UN SAN GIUSEPPE UN PO’ ANOMALO

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San Giuseppe è un santo che appare molto spesso nell’iconografia cristiana. Lo vediamo nelle varie Natività, nelle Adorazioni dei Magi e in quelle dei pastori, lo vediamo nelle raffigurazioni della Fuga in Egitto e in occasione dello Sposalizio. Ma soprattutto lo vediamo sempre molto più anziano di sua moglie e sempre un po’ separato da lei. Il motivo è molto semplice: secondo il dogma cattolico, la Vergine Maria era vergine. Di conseguenza suo marito andava rappresentato molto più anziano di lei e sempre un po’ allontanato, mai in un atteggiamento affettuoso… In questa maniera si voleva tener lontana ogni idea o ipotesi che Maria e Giuseppe potessero aver avuto rapporti sessuali.
Per questo motivo, quando si trovano delle eccezioni, queste saltano subito all’occhio. Abbiamo già visto come Rosso Fiorentino avesse dipinto un San Giuseppe giovane, aitante e bello e di come ciò stesse a indicare la sua adesione alla riforma luterana (un’adesione tenuta ovviamente segreta per non incorrere in una scomunica per eresia).
C’è poi il caso del Tondo Doni nel quale vediamo una Sacra Famiglia nella quale Giuseppe sembra si più anziano di Maria, ma assieme a lei e a Gesù va a formare quella splendida piramide umana in cui i tre protagonisti sembrano quasi compenetrarsi. Non si era mai visto un San Giuseppe così vigoroso (seppur attempato) così fisicamente vicino a Maria.
Il perché di quest’anomalia nell’iconografia di San Giuseppe ce lo ha spiegato Monsignor Timothy Verdon, un illustre esperto d’arte.
Il Tondo era una Sacra Famiglia dipinta per la famiglia Doni, verso il 1506/7 in occasione della nascita della loro figlia. I cinque giovani nudi sullo sfondo rappresenterebbero il mondo pagano. Il piccolo San Giovannino dietro il muretto (muro=peccato=separazione da Dio) raffigurerebbe il mondo cristiano ancora legato all’antica alleanza, il mondo vetero-testamentario, mentre che i tre protagonisti in primo piano starebbero a indicare la Nuova Alleanza, quella che Dio Padre ci ha concesso con la venuta al mondo di Gesù e il conseguente sacrificio redentore del suo Unigenito.
Quel San Giuseppe non sarebbe dunque Giuseppe, bensì il vero padre di Gesù, cioè Dio Padre, e questo spiegherebbe il motivo di tanta vicinanza fisica tra Maria e l’anziano personaggio che compone il trittico.
Sono stati molti i critici che hanno dibattuto la questione se Maria stesse passando il figlio a Giuseppe o viceversa. La posa è infatti non chiara. Ebbene, se ci dimentichiamo di Giuseppe e vediamo in lui il Padreterno, allora diventa più chiara: ne’ Maria ne’ il presunto Giuseppe stanno passando il Figlio. Gesù sembra infatti emergere da quel piccolo spazio che si è venuto a creare tra la spalla di Maria e il braccio destro del Padre (ricordate il Credo? Generato, non creato, della stessa sostanza del Padre). Gesù pare proprio “emanare”, vorrei quasi dire “sgorgare” dai due, cioè dall’amore di Dio Padre per noi e dalla disponibilità di Maria che accetta di essere l’ “Ancella del Signore”.
Monsignor Verdon ha poi aggiunto anche una lettura neoplatonica al significato del quadro. Ma credo che per questo post possa bastare così.
UN SAN GIUSEPPE UN PO’ ANOMALOultima modifica: 2021-08-26T06:30:32+02:00da raffaello115
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