BOTTICELLI, MISTICO PAGANO E MISTICO CRISTIANO…

Oggi Florenaissance vi dà il buon giorno con un quadro piuttosto famoso di Botticelli: è la Pala di San Barnaba: una tavola raffigurante una Sacra Conversazione nel più puro stile tardo umanista neoplatonico. Suggestionato da quanto l’Alberti, Pico della Mirandola, Pulci, Squarcialupi, Becchi, Poliziano gli raccontavano riguardo al mondo antico, Botticelli sembra voler reincarnare gli antichi miti classici, facendo rivivere la grazia di Venere, di Diana e di Minerva, nei volti di sante martiri che acquisivano così, oltre alla loro naturale aura di misticismo cristiano, un vero e proprio innamoramento nei confronti di Apelle, di Polignoto, Parrasio, Zeusi… Botticelli non li conobbe mai, ma gl’intellettuali di casa Medici fornirono a Botticelli la chiave per penetrare quel mondo. E poi raccontarcelo a modo suo.
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Quando Botticelli dipinge questa pala, siamo già verso la fine degli anni ’80 del secolo. Siamo proprio ancora in quegli anni in cui Savonarola ha già iniziato a tuonare contro questo tipo di sincretismo tra tra il misticismo pagano e quello cristiano. Di lì a poco inizierà a sparire ogni riferimento al mondo antico, in favore di una narrazione più casta e più educativa nei confronti dei fedeli.
 
Questa grande tavola, oggi agli Uffizi, si trovava un tempo nella chiesa di San Barnaba, in Via Panicale. Si trattava di una chiesa importante per i fiorentini che dopo la vittoria ottenuta sugli aretini a Campaldino il giorno dedicato a San Barnaba, avevano in qualche modo incluso il nome di San Barnaba nel panteon dei santi protettori fiorentini.
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BOTTICELLI, MISTICO PAGANO E MISTICO CRISTIANO…ultima modifica: 2021-08-18T03:10:38+02:00da raffaello115
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