PONTI DI FIRENZE

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Quasi tutti i ponti fiorentini hanno storie da raccontare: dai macellai di Ponte Vecchio, alle suore murate del Ponte alle Grazie, al principe orientale del ponte dell’ Indiano… C’è l’oratorio di Santa Maria delle Grazie, ci sono le botteghe orafe, il ricordo dell’alluvione del 4 novembre del 1333, i commerci dei frati Umiliati, c’è da parlare dei Frescobaldi e degli Alberti e persino di Hitler e Mussolini (anche i ponti hanno avuto le loro storie ingloriose), ma soprattutto ci sono loro, i ponti, i meravigliosi ponti di Firenze.

Sono ponti strani, a cominciare dalle loro denominazioni: Ponte all’Indiano, Ponte a Santa Trinita, Ponte alla Vittoria, Ponte a San Niccolò… I ponti a Firenze sono quasi tutti al dativo.

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Ponti di Firenze: c’è chi li preferisce verso il tramonto, chi di notte, chi nel sole o ricoperti di neve, sono belli soprattutto una mezzoretta prima dell’alba, quando dicono che i sogni si apprestano a morire… E’ quella l’ora per fuggire: soprattutto in autunno, quando soffia un po di vento gelido prima che sorgano le prime luci da dietro il colle de “L’Incontro”, fuggire dal letto in cerca d’immagini, di sensazioni, armati di macchina fotografica, oppure di penna e blocco di fogli per scrivere…

 

PONTI DI FIRENZEultima modifica: 2020-03-31T22:17:34+02:00da raffaello115
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