A PROPOSITO DI ARTISTI MINORI: FRANCESCO DI SIMONE FERRUCCI

 

 

 

BEN119174 Madonna and Child (marble) by Verrocchio, Andrea del (1435-88) (workshop of) marble 57x84 Museo Nazionale del Bargello, Florence, Italy Italian, out of copyright

BEN119174 Madonna and Child (marble) by Verrocchio, Andrea del (1435-88)
57×84
Museo Nazionale del Bargello, Florence, Italy

Molto spesso davanti a un’opera d’arte la guida turistica v’informerà dell’autore di quell’opera: “Questi affreschi furono eseguiti da Ghirlandaio che dette inizio ai lavori nel 1483…” oppure “Verrocchio eseguì questo monumento funebre per il cardinale…” Dimenticando però, magari per pigrizia, che in moltissimi casi non erano Verrocchio e Ghirlandaio gli esecutori materiali di quegli affreschi, oppure v’intervennero solo in alcune parti, quelle più difficili da realizzare, ma buona parte del lavoro veniva eseguito dalla loro bottega nella quale operavano, ciascuno con i suoi compiti, apprendisti, alunni e collaboratori.

Antonio Rossellino, Benedetto da Maiano, Andrea del Verrocchio, Mino da Fiesole, Andrea Sansovino… Tutti questi artisti conducevano delle botteghe attivissime nelle quali si dedicavano a eseguire molti lavori artistici anche di differente valore: dal semplice capitello intagliato alla scultura monumentale, dal cornicione decorato alla piccola immagine votiva fino alla commissione importante per qualche banchiere… e alcune botteghe come quella del Verrocchio erano particolarmente attive anche nella produzione di pitture e oreficerie. Ecco dunque che in queste botteghe nacque l’esigenza di avere non piú dei semplici apprendisti, ma dei veri e propri artisti che potessero all’occorrenza affiancare il maestro. La bottega del Verrocchio é in questo senso esemplare in quanto non solo contava con alunni validissimi (Leonardo da Vinci su tutti, ma anche Lorenzo di Credi e Perugino) ma spesso contava anche sull’apporto di artisti giá emancipati, come Francesco Botticini, o, seppur per breve tempo, come Botticelli.

Il bassorilievo con la Madonna con il Bambino, oggi al Bargello è indiscutibilmente un lavoro uscito dalla bottega del Verrocchio: suo fu sicuramente il disegno, ma appare assai improbabile che il Verrocchio, sempre oberato da importanti e impegnative commissioni trovasse anche il tempo per eseguire opere minori come questa. Per questo tipo di lavori, l’intervento del maestro si limitava generalmente alla sola fase del disegno, dopodiché lasciava l’esecuzione a un suo qualche allievo o collaboratore, e Verrocchio ne ebbe diversi di un certo valore a bottega: tra questi Agnolo di Polo, Giovanfrancesco Rustici e Francesco di Simone Ferrucci.
La Madonna in questione potrebbe proprio essere di quest’ultimo. Francesco di Simone Ferrucci, di appena due anni più giovane del maestro, fu a lungo uno dei più validi collaboratori del Verrocchio,  fu un collaboratore altamente affidabile, soprattutto in quelle commissioni scultoree minori cui Verrocchio, non aveva tempo di metter mano. Al Bargello si trovano diverse sue creazioni, quasi tutte madonne con il bambino, alcune delle quali sono state a lungo attribuite al Verrocchio stesso. Le sue collaborazioni con il maestro e le sue poche opere autonome mostrano uno scultore tecnicamente molto dotato, capace di finezze degne del maestro o di Desiderio, ma restò sempre un artefice non particolarmente creativo. Anche i disegni che di lui si possiedono mostrano una buona mano nel disegnare ma la ripetizione frequente di pochi modelli e poche forme decorative conferma che non fu un artista che potremmo definire geniale.. Purtuttavia Verrocchio faceva grande affidamento su di lui ben sapendo che dai suoi disegni ne avrebbe tratto un lavoro di talmente alta qualità che in molti lo avrebbero scambiato per un’opera del Verrocchio stesso.
Anche altre botteghe con esigenze simili a quelle del Verrocchio produssero artisti piú o meno di quello stesso calibro, come Andrea Ferrucci da Fiesole che varie volte si trovó a sostituire il maestro Benedetto da Maiano in committenze minori, oppure Lorenzo di Gregorio, giá collaboratore di Desiderio da Settignano e autore di numerose madonne e immagini votive a stiacciato.

E il discorso potrebbe estendersi anche alla pittura. Anzi, nella stessa bottega del Verrocchio, non sono poche quelle tavole che, disegnate dal maestro, furono poi eseguite da allievi di valore, come Lorenzo di Credi, oppure eseguite in parte o totalmente da validi collaboratori come Francesco Botticini.

Al di là dei grandi maestri mi pare giusto tributare un omaggio anche a questi artefici che, se oggi li definiamo “minori” è solo perché non ebbero il dono divino dell’invenzione. Però avevano un’eccellente mano capace di riprodurre accuratamente quanto il maestro dava loro da dipingere o da scolpire.

A PROPOSITO DI ARTISTI MINORI: FRANCESCO DI SIMONE FERRUCCIultima modifica: 2020-04-08T04:49:01+02:00da raffaello115
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