Florenaissance

A FIRENZE, UN PEZZETTINO DI VATICANO..

Chi di noi non è rimasto affascinato dalla bellezza e dalla magnificenza della grande Basilica di San Pietro in Vaticano?
Eppure, come molti sapranno, quello splendido tempio fu edificato distruggendo quello anteriore: l’antica basilica costantiniana.

La Basilica venne sacrificata senza scrupolo. Andarono persi chilometri quadrati di affreschi e di mosaici, numerosissime sculture che andavano dall’anno 330 circa fino agli inizi del ‘500. Andarono distrutti la decorazione absidale del Perugino, gli affreschi del Cavallini, innumerevoli sepolcri tra cui quelli imperiali, dei papi, l’intera cappella di Papa Giovanni VII decorata a mosaico, e poi le travature della navata centrale che vennero smontate, le pareti abbattute. Molti tratti avevano ancora il marchio a fuoco dell’imperatore Costantino, e il legno era ancora quello dei grandi cedri del Libano che l’imperatore aveva fatto portare a Roma.
In mezzo a tanta devastazione qualche frammento si è salvato: un angelo nelle grotte vaticane; un altro frammento nel museo Pushkin di Mosca e alcuni frammenti del ciclo musivo della cappella di Papa Giovanni VII sparsi tra la chiesa di San Marco a Firenze, la chiesa di Santa Maria in Cosmedin a Roma e il Duomo di Orte.
Se vi capita di entrare nella chiesa di San Marco, soffermatevi un attimo davanti all’altare della famiglia Ricci (vedi foto): vi troverete questo bellissimo frammento dell’VIII secolo che fu donato alla famiglia e quivi collocato nel 1609, La Vergine, Mater Misericordiae in posizione di orante è abbigliata come una basilissa greca. I Santi Domenico e Raimondo come pure gli angioletti ai lati sono invece mediocri integrazioni del XVII secolo.

In questo caso non si tratta dunque di un lavoro di un fiorentino, ma del prestigio di un fiorentino che portò a Firenze questo prezioso frammento.

A FIRENZE, UN PEZZETTINO DI VATICANO..ultima modifica: 2019-12-15T22:35:20+01:00da
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