UNA VILLA TRA LE COLLINE FIORENTINE PER UN PITTORE FIAMMINGO

Immersa nel verde delle colline meridionali fiorentine, vicino a Piazzale Michelangelo, Villa Giovannelli non è, se non per la sua splendida posizione, tra le ville più famose della città. La famiglia dei Coverelli ne denunciò la proprietà nella portata al catasto del 1427, fu poi ceduta ai Vecchietti e da questi ai Pandolfini. Fu dal cortile di questa villa che … Continua a leggere

L’ANFITEATRO DI FLORENTIA

I fiorentini sanno bene dove si trovava l’anfiteatro della città romana di Florentia… Del resto non è difficile da individuare: la foto zenitale, dall’alto è molto chiara nell’individuarne il perimetro ellittico. Si trovava vicino a Santa Croce appena fuori dalle mura. Il perimetro corrispondeva alle attuali Via Torta, Via de’ Bentaccordi e Piazza Peruzzi. Si trattava oltretutto di un anfiteatro … Continua a leggere

IL GIARDINO COME PREGHIERA BOTANICA

I giardini fiorentini, almeno quelli nel contesto urbano, sono di dimensioni generalmente ridotte (con l’eccezione di Boboli e del Giardino Bardini, naturalmente) ed essendo privati sono spesso di difficile fruibilità. Si trovano generalmente sul retro dei palazzi signorili. Io ho avuto la fortuna di vedere il giardino di Palazzo Pandolfini, ma ci sarebbe anche quello dei Guicciardini, dei Frescobaldi, dei … Continua a leggere

LEONARDO E IL BATTISTERO FIORENTINO

Nell’anno del Signore 1500, verso la fine dell’anno, Leonardo da Vinci tornava a Firenze. Non era più quel trentenne che aveva lasciato la città per recarsi a Milano. Leonardo tornava a Firenze come una vera celebrità: era praticamente una leggenda vivente. Tra i tanti progetti affidatigli ce ne fu uno davvero particolare: rialzare il Battistero su di una scalinata. Certo, … Continua a leggere

DAL GENIO DI MASACCIO

Agli Uffizi pochi fanno attenzione a questa splendida Madonna del Solletico, eseguita da un giovanissimo Masaccio verso il 1426, cioè contemporaneamente agli affreschi della Cappella Brancacci. Con questa Madonna il committente, Antonio Casini, celebrava la sua elevazione a cardinale. Masaccio viceversa, aveva all’epoca 24/25 anni ma stava già affermandosi come uno degli artisti di spicco a Firenze. Con questa sua … Continua a leggere

LA PREMIATA DITTA GHIRLANDAIO E CO.

Questa tavola raffigurante la Madonna con il Bambino tra Sant’ Apollonia e San Sebastiano, si trova al Filadelfia, Museum of Art. E’ la tipica Sacra Conversazione con tutti i caratteri della pittura di Domenico Ghirlandaio. In realtà sono molti i musei nei quali si trovano tavole con caratteristiche simili a questa. Domenico Ghirlandaio non può averle dipinte tutte lui, gli … Continua a leggere

TRA ESTRO E UTOPIA

  TRA ESTRO E UTOPIA Non so se fu Estro o Utopia chi qui mi condusse… Salpai una sera dalle sponde del web e quivi approdai in silenzio, a questa comunità virtuale, senza volti, ma profondi nell’anima i sentimenti… Tra estro e utopia vive la parte più leggera di me. Raffaello Firenze, 27 gennaio 2016

OMAGGIO A LUCIANO BELLOSI

Questa tavoletta fu casualmente rinvenuta due anni fa in Francia. Era appesa nella cucina di un’ignara signora che pensava si trattasse di una semplice riproduzione di una qualche icona bizantina. Si trattava invece di un capolavoro di Cimabue che gli esperti hanno giudicato come autentico e che è stata battuta all’asta per la cifra record di oltre 24 milioni di … Continua a leggere

L’ARTE DELLA LANA A FIRENZE

Come molti sicuramente sapranno, l’industria della lana fu, assieme a quella della seta, del commercio e delle banche uno dei fattori-chiave che consentì l’enorme sviluppo della città di Firenze nel tardo medioevo. E’ stato calcolato che all’inizio del 1300 ben 30mila fiorentini fossero impiegati in questo particolare settore industriale. Considerando che Firenze poteva all’epoca vantare la sbalorditiva cifra di 120mila … Continua a leggere

L’ANNUNCIAZIONE DI LORENZO MONACO

Questa splendida Annunciazione di Lorenzo Monaco è tutta giocata sulla linearità dei panneggi, che vanno a quasi disegnare degli arabeschi: siamo già in quel periodo denominato gotico internazionale. Uno stile al quale Lorenzo Monaco sembra aderire a partire dal 1404 quando, oltre ai lavori del Ghiberti, Lorenzo Monaco iniziò a vedere anche le pitture di Gherardo di Jacopo Starnina che … Continua a leggere