IL GIARDINO COME PREGHIERA BOTANICA

I giardini fiorentini, almeno quelli nel contesto urbano, sono di dimensioni generalmente ridotte (con l’eccezione di Boboli e del Giardino Bardini, naturalmente) ed essendo privati sono spesso di difficile fruibilità. Si trovano generalmente sul retro dei palazzi signorili. Io ho avuto la fortuna di vedere il giardino di Palazzo Pandolfini, ma ci sarebbe anche quello dei Guicciardini, dei Frescobaldi, dei Rucellai… Quello nella foto è il Giardino dei Capponi. La foto è stata pubblicata da Iulia Olaru che l’ha commentata con un versetto della Bibbia, per l’esattezza con il Salmo 150.
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In apparenza potrebbe sembrare curioso accompagnare la foto di un giardino con versetti tratti da un salmo. O magari si potrebbe pensare che ciò sia essenzialmente dovuto alla fede religiosa della fotografa. Ciò è vero solo in parte: Iulia è in effetti una credente, ma l’idea di apporre una preghiera di ringraziamento accanto all’immagine di un giardino è un qualcosa che viene da molto molto lontano….
Lo splendido giardino Capponi è in effetti una vera e propria preghiera. E’ una preghiera molto allo stile fiorentino, una preghiera basata sul rigore dei numeri, della geometria e dell’equilibrio… Sì, perché fu proprio nel Rinascimento fiorentino che si iniziò a credere nei numeri come in un qualcosa di divino. Perché se c’è qualcosa al mondo di avvicinabile a Dio, questa è proprio la legge della matematica e della geometria, poiché matematica e geometria hanno una cosa in comune con Dio: la perfezione, l’esattezza… Ecco dunque come anche in un giardino si possano far convivere la scienza e la Fede. Del resto basti pensare a certi chiostri fiorentini (penso ad esempio a quelli di San Lorenzo o di Santa Croce) che hanno al centro un pozzo, oppure un albero e che sono circondati da siepi sempre rigorosamente ispirate a principi geometrici nei quali la simmetria è l’elemento portante, ne’ più ne’ meno come lo sono le colonne che sostengono le arcate del chiostro, anch’ ‘esse in perfetta armonia con gli altri elementi architettonici del chiostro stesso.
San Miniato, il Battistero, l’Ospedale degl’Innocenti, Santa Maria Novella, Santo Spirito e ancora i palazzi di Baccio d’Agnolo, del Cronaca, del Buontalenti, fino ad arrivare ai mediocri edifici costruiti all’epoca di Firenze Capitale d’italia… Tutte queste costruzioni hanno un qualcosa che li accomuna: una geometria calcolata con ossessiva precisione, rapporti matematici nei quali la colonna è alta quanto la distanza che la separa dalla colonna a lato, con un’altezza pari al doppio della finestra soprastante e al quadruplo dell’altezza del cornicione… e così via…
E quando poi si andava a edificare un giardino si faceva un qualcosa di simile: anche il giardino doveva sottostare a rigidi principi matematici, poiché anche le specie botaniche appartengono a Dio e soltanto ordinandole matematicamente si poteva render grazie a Dio…
Alleluia.
Lodate Dio nel suo santuario,
lodatelo nella distesa dove risplende la sua potenza.
Lodatelo per le sue gesta,
lodatelo secondo la sua somma grandezza.
Lodatelo con il suono della tromba,
lodatelo con il saltèrio e la cetra.
Lodatelo con il timpano e le danze,
lodatelo con gli strumenti a corda e con il flauto.
Lodatelo con cembali risonanti,
lodatelo con cembali squillanti.
Ogni creatura che respira,
lodi il SIGNORE.
Alleluia.
Ringrazio Iulia Olaru per avermi concesso questa sua foto
Credit: JOphotoArt
IL GIARDINO COME PREGHIERA BOTANICAultima modifica: 2021-07-13T00:37:41+02:00da raffaello115
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