IPOTESI PER UNA FIRENZE ETRUSCA

fietrusca1 fietrusc1

Una volta accertato e accettato il 59 AC come data di nascita della romana Florentia, è lecito chiedersi se, questa sia sorta su di un precedente insediamento etrusco.
Cominciamo subito con l’affermare che allo stato attuale delle nostre conoscenze non esiste alcun documento antico che possa comprovare l’esistenza di una Firenze etrusca. Anche le testimonianze archeologiche etrusche hanno un carattere di sporadicità che non ci consente di affermare con certezza la presenza si una vera e propria città etrusca sul sito dell’attuale Firenze: una piccola necropoli villanoviana (IX secolo AC circa) ritrovata nell’area di Via Brunelleschi (vedi foto 1) cioè presso l’attuale Hard Rock Cafe; un cippo etrusco di tipo fiesolano (foto 2) anticamente murato nella non più esistente chiesa di San Tommasino, cioè presso l’attuale Hotel Savoy; una tazza che reca incisa un’iscrizione etrusca, un cippo databile al V secolo AC ritrovato nei pressi del Battistero… e poco, davvero poco altro. Tutto questo non è sufficiente per affermare con sicurezza che sia esistita una città etrusca a Firenze, tutt’al più può suggerirci una frequentazione etrusca. E’ infatti lecito supporre che la vicina città etrusca di Fiesole avesse bisogno di un porto fluviale per i propri commerci. Proprio in prossimità dell’Arno, in Piazza Mentana sono state ritrovate strutture murarie pertinenti a un piccolo porticciolo. Si tratta di strutture romane, ma è molto probabile che siano state edificate in luogo di un precedente molo etrusco. Tutto ciò ci permette di ipotizzare che la Firenze etrusca altro non fosse che un piccolo porto fluviale utilizzato da Fiesole che trasportava le proprie merci attraverso il Mugnone che anticamente sfociava vicino all’attuale Ponte Vecchio e che di qui venissero imbarcate poche centinaia di metri più a valle.
Alcuni archeologi hanno tuttavia ipotizzato che Firenze possa essere effettivamente stata una vera e propria città etrusca e che la sporadicità dei ritrovamenti archeologici etruschi sia da addebitarsi esclusivamente al sovrapporsi delle varie culture romana, ostrogota, bizantina, longobarda e via via tutte le altre succedutesi senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri e che avrebbero cancellato quasi ogni traccia etrusca. E’ un ipotesi condivisibile: infatti anche altre città di sicura fondazione etrusca come Modena, Parma e Rimini non hanno restituito alcuna testimonianza archeologica del periodo etrusco.
Lo storico tedesco Robert Davidsohn ha creduto di poter identificare questa fantomatica città etrusca alla confluenza dell’Affrico con l’Arno, poco lontano dall’attuale quartiere di Bellariva, ma attualmente si tende a dar poco credito a quest’ipotesi. Il Davidsohn basava infatti questa sua teoria su alcune strutture murarie ritrovate nella zona, strutture che, secondo gli esperti (e il dottor Giovanni Roncaglia me lo ha confermato per via orale) siano invece da riferirsi a un periodo basso-medievale.
Altri studiosi avrebbero invece ipotizzato la presenza di una città etrusca più a occidente, presso l’attuale Piazza Santa Maria Novella.
Tra le varie teorie, personalmente mi affascina quella proposta dal mio ex-insegnante il Dott. Daniele Gregori archeologo ed etruscologo di grande valore. Il Gregori ricorda che, con l’eccezione delle città a vocazione marittima, le città etrusche non erano mai ubicate in pianura, bensì in collina o comunque su modeste alture. La Firenze etrusca andrebbe pertanto identificata su quelle alture poste sulla sponda meridionale dell’Arno, in prossimità del fiume: cioè la collina di San Miniato, quella di Boboli e quelle di Monticelli. Queste colline erano oltretutto facilmente visibili e controllabili dalle alture fiesolane di San Francesco e di Sant’Apollinare.
Ma allora perché su quelle colline non si sono trovati significativi reperti etruschi? Secondo il dott. Gregori ciò sarebbe da imputarsi, oltre che alla continuità degli insediamenti, ai numerosi sventramenti della collina di Boboli per l’estrazione della pietra da costruzione e alle numerose frane e smottamenti che le altre colline hanno subito durante i secoli.
Quando le sue teorie non sono suffragate da documenti o reperti archeologici il dott. Gregori è sempre molto cauto nelle sue affermazioni: lui stesso considera la sua un’ipotesi, ma, pur con tutta la prudenza del caso si tratta di un’ipotesi che, personalmente, mi affascina moltissimo.
IPOTESI PER UNA FIRENZE ETRUSCAultima modifica: 2021-03-18T03:20:37+01:00da raffaello115
Reposta per primo quest’articolo