GIOVANNI MAZZUOLI, INTELLETTUALE DILETTANTE

Il quadro che propongo nella foto è un ritratto di Cosimo di Giovanni dei Medici ancora giovinetto, colui che diverrà in seguito Duca e poi Granduca di Toscana. E’ un ritratto di buona qualità. Non c’è da meravigliarsene: l’autore è Ridolfo del Ghirlandaio, che di certo aveva ereditato dal padre Domenico un particolare talento nella difficile arte del ritratto.

ghirlandaio.Ridolf

Ma per questa volta vorrei parlare non dell’artista e della sua tecnica pittorica. E nemmeno del pur noto personaggio effigiato.
Osserviamo invece quel piccolo stemma che si nota nel dipinto in alto a destra: è l’arme della famiglia Mazzuoli. Cosa c’entra con Cosimo I?
Per capire il significato di quest’opera dobbiamo parlare di Giovanni Mazzuoli, detto lo Stradino, un singolare personaggio fiorentino probabilmente sconosciuto ai non addetti ai lavori. Giovanni Mazzuoli era nato a Firenze verso il 1480, lo chiamavano “lo Stradino” dal luogo di origine della sua famiglia: Strada in Chianti. Lui sosteneva di discendere da Giovanni Mazzuoli da Strada, maestro di Boccaccio.
I Mazzuoli erano una famiglia piccolo borghese fiorentina e avviarono il giovane alla mercatura. Si ha notizia però che nel 1505, per motivi che ignoriamo, fu detenuto al carcere delle Stinche. Dopodiché entrò a servizio dalla famiglia Salviati e questo lo mise in contatto con i Medici. Maria Salviati fu infatti, come noto, moglie di Giovanni dalle Bande Nere, nonché madre del futuro Cosimo I. E Giovanni fu per un tempo soldato mercenario al seguito di Giovanni dalle Bande Nere. La morte di quest’ultimo nel 1526 e poi l’assedio imperiale del 1529 furono eventi che segnarono negativamente la sua vita. Con gli imperiali alle porte della città, Stradino fu imprigionato e torturato dai partigiani del governo repubblicano, ma con il ritorno dei Medici al potere le sue sorti cambiarono, soprattutto quando quel giovane taciturno di nome Cosimo, che lui aveva conosciuto bambino, divenne il Duca Cosimo I. Fu allora che, lo Stradino cominciò a dare più spazio a quello che già fin da giovane era stato un suo interesse: i libri, la bibliofilia e più in generale la cultura.
Il motivo per cui questo bizzarro personaggio è passato alla storia risiede proprio nel fatto che egli rappresentò uno strano caso di intellettuale-fai-da-te. Divenne famoso per la sua personale biblioteca, che lui chiamava “l’Armadiaccio”, una biblioteca composta da ben 200 volumi (oggi possono sembrare pochi, ma in un’epoca in cui i libri erano ancora costosissimi, era una biblioteca notevole). Non conoscendo il latino, i suoi libri erano quasi tutti in volgare: una Cronica di Dino Compagni, libri del Petrarca, di Boccaccio, di Dante, la Vita di Brunelleschi scritta dal Manetti, la Vita di Castruccio Castracani scritta da Machiavelli, oltre a numerose traduzioni di opere di Aristotele, Cicerone, Seneca, Tito Livio, e poi ancora Sallustio, Lucano, Boezio, Plutarco… L’Armadiaccio comprendeva, oltre ai libri, anche medaglie, oggetti antichi, statuette bronzee, curiosità di storia naturale e oggetti bizzarri, oltre naturalmente ad alcuni quadri di un certo pregio come questo ritratto giovanile di Cosimo I.
Nel 1540 lo Stradino fondò assieme ad alcuni amici un’accademia: l’Accademia degli Umidi, nella quale ebbe il titolo di Padre. Fu un’Accademia molto rispettata proprio grazie alla sua familiarità con Cosimo I e alla quale si aggiunsero in seguito anche alcuni intellettuali di un certo spessore quali Luca Martini e Cosimo Bartoli: vi si leggevano Dante, Petrarca e altri autori toscani. E i membri stessi componevano poesie,commedie e farse. Dopo alcuni mesi l’Accademia degli Umidi confluì nella nuova Accademia Fiorentina la quale fu fondata l’11 di Febbraio del 1541 sotto gli auspici del Duca Cosimo I.
Questo post vuol essere un omaggio a questo bizzarro poeta, intellettuale ex-mercenario e alla Nuova Accademia fiorentina sorta esattamente in questo giorno di Febbraio di 480 anni fa.

GIOVANNI MAZZUOLI, INTELLETTUALE DILETTANTEultima modifica: 2021-02-11T06:00:44+01:00da raffaello115
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