ANDREA DEL SARTO

Andrea del Sarto nacque a Firenze il 16 di luglio del 1486. Morì relativamente giovane, all’età di 44 anni. Una vita spesa, con l’eccezione di quei due anni trascorsi alla corte del Re di Francia, interamente vissuta a Firenze, dove fu considerato uno dei migliori artefici del suo tempo.

Andrea-del-Sarto-Firenze

Formalmente perfetto nell’invenzione, nel disegno e nel colorito, rapido e sicuro nell’esecuzione, Andrea fu artista estremamente prolifico.
Tra i suoi tanti lavori scelgo questa sua Ultima Cena affrescata nel convento di San Salvi a Firenze. Un lavoro talmente efficace e raffinato da lasciare a bocca aperta persino quei mercenari, che, durante l’assedio del 1529/30 devastarono numerose opere d’arte in quella chiesa, ma rimasero talmente affascinati da quest’affresco che non ebbero il coraggio di toccarlo. Un affresco nel quale l’artista decide di non isolare il Giuda, e di metterlo assieme agli altri apostoli che, dopo la rivelazione di Cristo, stanno discutendo (o come si dice a Firenze, “ragionando”) animatamente tra loro.

Era la prima volta dopo Leonardo che un pittore raffigurava l’Ultima Cena con Giuda mescolato tra gli altri apostoli. Segno evidente che Andrea doveva conoscere, per lo meno in riproduzione, l’Ultima Cena di Leonardo. E in effetti, Andrea si era formato sugli esempi di Leonardo e soprattutto di Michelangelo.

La formazione di Andrea del Sarto iniziò nella bottega di Piero di Cosimo, ma, almeno secondo le parole del Vasari, Andrea, pur riconoscendo nel suo maestro un artista di valore, cominciò ad averne abbastanza delle stramberie di Piero, stramberie che la prosa del Vasari descrive magistralmente nella biografia a lui dedicata.
La vera formazione di Andrea va dunque ricercata nello studio meticoloso di quei due cartoni di battaglie che Michelangelo e Leonardo realizzarono verso il 1504 nel Salone dei Cinquecento.
Quest’Ultima Cena esemplifica perfettamente i suoi studi:  i volumi delle masse muscolari emergono potentemente dallo sfondo e si evidenziano in torsioni, movimenti bruschi, movimenti che Andrea riprese dai cartoni michelangioleschi. Altri volti, più aggraziati, paiono invece ispirarsi a Leonardo.

andreadelsartoo andreadelsartto


“Perfetto nel disegno, nel colorito e nella composizione”, disse di lui il Vasari che non esitò a definirlo “pittore senza errori”, ma in questo quadro si nota inoltre anche quel difetto che Vasari trovò nelle pitture del Vasari, quella timidezza d’animo che secondo il biografo aretino era insita in Andrea stesso.

ANDREA DEL SARTOultima modifica: 2020-07-16T01:20:57+02:00da raffaello115
Reposta per primo quest’articolo